In questo numero vi vogliamo presentare una sintesi del report sul nuovo progetto portato avanti dal Saint Martin:
“RESTITUIRE DIGNITÀ ALLE PERSONE CON MALATTIA MENTALE IN KENYA”
Background del progetto
“Le malattie mentali sono comuni in tutto il mondo con un tasso di prevalenza del 4% che rimane costante in ogni paese. Uno studio fatto in Kenya (2012) ha mostrato che i disturbi mentali più comuni comprendono: l’ansioso-depressivo (6,1%), il disturbo di panico (2,6%), il disturbo d’ansia generalizzata (1,6%) e gli episodi depressivi (0,7%).
La scarsità di risorse, umane e finanziarie, dedicate ai servizi di salute mentale e la loro non equa distribuzione sono la ragione per cui chi ne soffre è particolarmente svantaggiato in Kenya. Solo lo 0,05% del budget sanitario nazionale è destinato alla salute mentale”. (………) “Le persone che soffrono di malattie mentali vivono spesso in condizioni di abbandono, non igieniche e disumane, subiscono abusi fisici e sessuali, molte volte vengono sottoposte a trattamenti dannosi e degradanti a casa, sul posto di lavoro, nella comunità e nelle strutture sanitarie. Le ragioni sono molteplici: ignoranza, pregiudizio, credenze, povertà che unite al limitato accesso al trattamento e alle cure spesso porta a percorrere strade alternative di medicina tradizionale con guaritori e santoni. La conseguenza è la stigmatizzazione e discriminazione delle persone con problemi di salute mentale che rimangano ai margini delle comunità le quali non sono coinvolte nell’accogliere e sostenere queste fragilità, ma prima ancora non sono sensibilizzate in alcun modo verso queste fragilità.”
“Così succede che molte di queste persone vengano abbandonate, contro la loro volontà, per lunghi periodi in istituzioni o addirittura nelle prigioni, entrambi luoghi con scarse risorse, poco igienici e dove gli abusi sono all’ordine del giorno.”
In questo contesto, il St. Martin CSA ha iniziato un programma comunitario per affrontare il problema della salute mentale e promuovere la prevenzione primaria, secondaria e terziaria.
Ci soffermiamo in particolare su tre delle attività introdotte:
- Consulente psicologico
- Residenzialità
- Sostegno all’attività che generino reddito
- IL CONSULENTE PSICOLOGICO

Questo professionista, avvalendosi di un programma radiofonico dedicato alla salute mentale, svolge un ruolo fondamentale nel migliorare il benessere generale e la salute psichica nella comunità riuscendo a raggiungere la maggior parte della popolazione povera che non potrebbe altrimenti permettersi un servizio di questo tipo. Lavorando a stretto contatto con un consulente psichiatra – che emette una diagnosi e prescrive un piano di trattamento individuale – il consulente psicologico gioca un ruolo di primo piano nell’accompagnare le persone con disordini mentali ad accettare un periodo di assistenza residenziale, continuando poi a seguirli nel loro ritorno alla quotidianità, fornendo loro servizi di riqualificazione e riabilitazione. Inoltre il consulente coordina i servizi interdisciplinari e il coinvolgimento della comunità sia nell’identificazione dei problemi sia per lo sviluppo di risorse in favore della salute mentale.
- RIABILITAZIONE RESIDENZIALE
Il progetto si concentra sulla prevenzione primaria, secondaria e terziaria dei disturbi mentali:
- La prevenzione primaria di fatto previene lo sviluppo della patologia, cerca di diminuire il numero di nuovi casi.
- La prevenzione secondaria la malattia è riconosciuta e curata precocemente, spesso prima della comparsa dei sintomi, riducendo al minimo le conseguenze sfavorevoli per evitare problemi a lungo termine.
- La prevenzione terziaria quando la malattia pregressa, di solito cronica, viene trattata allo scopo di prevenire complicanze o ulteriori danni che potrebbe causare. Si aiutano le persone a gestire problemi di salute, spesso complessi e stabili, al fine di migliorare il più possibile le loro capacità funzionali, ma soprattutto la loro qualità e aspettativa di vita.

- SOSTEGNO PER L’AVVIO DI ATTIVITÀ GENERATRICI DI REDDITO PER FAMIGLIE DI PERSONE CON DISTURBO PSICHICO
Le famiglie rurali povere vivono costantemente nella precarietà, non hanno strategie di gestione del rischio nè risparmi da cui attingere. Questo diventa particolarmente tragico per le famiglie al cui interno vive una persona con disturbi mentali. Diventa perciò fondamentale nel percorso di riabilitazione e reintegrazione delle persone con disturbi mentali, fare in modo che le loro famiglie abbiano attività che generino un reddito costante.
AtanteMani, assieme ad altri donator sta sostenendo il progetto attraverso il pagamento parziale dello stipendio del consulente psicologico Georges Maina.